La paura è un’emozione primaria, comune sia al genere umano sia al genere animale, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia.
L’emozione della paura può proiettarsi nel futuro: qualcosa di brutto accadrà a noi o agli altri, pertanto spinge il soggetto ad aggredire per eliminare o allontanare l’oggetto della paura (condotte aggressive) o al contrario fuggire da questo per evitare il danno che potrebbe procurarci.
Oggi molti pericoli non trovano riscontro nelle nostre esperienze. Ne veniamo a conoscenza grazie agli strumenti di comunicazione dei quali disponiamo. Ciò che è nuovo fa paura, e il Coronavirus non fa eccezione.
Occorre reagire, ma come fare? Proviamo a vedere insieme alcuni consigli del Consiglio Nazionale Ordine Psicologici, in collaborazione con la Federazione Ordini Farmacisti Italiani.

Le indicazioni da seguire

Attenersi ai fatti

Il Coronavirus non va sottovalutato, certo, ma come ha sottolineato l’OMS, la maggior parte delle persone che si ammala, guarisce spontaneamente o sviluppa solo problemi lievi. Le misure collettive in atto, scaturiscono soprattutto dall’esigenza di arginare l’epidemia e di rallentarne il decorso, per evitare un sovraccarico delle strutture ospedaliere, e specialmente dei reparti di terapia intensiva.

Non confondere cause ed effetti

Le situazioni più gravi o i decessi sono dovuti prevalentemente all’azione congiunta di vari problemi di salute, ovvero alle comorbilità, come avviene anche genericamente per altre malattie.

Non farsi prendere dall’ansia

Avere paura è umano, e comprensibile, ma dobbiamo farci forza. L’ansia incontrollata può portarci a gesti incontrollati e poco produttivi. Il miglior modo di combattere il Coronavirus è seguire le semplici indicazioni delle Autorità Sanitarie.

Evitare la ricerca compulsiva di informazioni e affidarsi solo a fonti ufficiali

Purtroppo, specialmente online, girano molte fake news, oltre ad informazioni errate e/o incomplete. Puoi rimanere aggiornato sulle novità sul sito del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.